L’orzo solubile (chiamato anche semplicemente orzo) è un surrogato del caffè senza caffeina, derivato appunto dall’orzo tostato. Viene popolarmente chiamato “caffè d’orzo”, ma l’appellativo è scientificamente scorretto in quanto il caffè deriva da una pianta completamente diversa.
Fu ampiamente usato in passato quando non per tutti era economicamente accessibile il caffè, e in particolar modo quando questo divenne sempre più raro tra il 1936 ed il 1945 a causa dell’embargo imposto dalla Società delle Nazioni in seguito alla Guerra d’Etiopia.
Almeno nella versione italiana, esso ha colore molto simile al caffè di cui è surrogato; a seconda del tipo di lavorazione della polvere può essere semplicemente sciolto in acqua calda, preparato con la moka o come un caffè turco.
Non essendoci oggi la necessità di usufruire di un caffè surrogato, la principale attrattiva di questa bevanda è che non contiene caffeina, per cui può essere consumata anche da chi ha bisogno di limitare l’assunzione di questa sostanza, mantenendo la vaga impressione di bere del caffè vero e proprio. Il cereale possiede inoltre alcune caratteristiche salutari: svolge ad esempio una funzione antinfiammatoria